Prevenzione e Soluzione

Prevenzione

La prevenzione della legionella è un obbligo per tutti i siti esposti alla proliferazione del batterio, come le strutture turistiche, termali e sanitarie. In generale, le strutture a rischio sono quelle che presentano impianti per il riscaldamento e la nebulizzazione dell’acqua (docce, idromassaggi, piscine, saune, aerosol e sistemi di condizionamento). Anche le modalità di utilizzo (continuativo, stagionale o discontinuo) e la qualità degli impianti influisce direttamente sulla probabilità di trasmissione del batterio.

Ad essere più esposte sono, in generale, le strutture soggette a scarsa manutenzione e con sistemi obsoleti, dove il monitoraggio degli impianti idro-sanitari è fondamentale. Le linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, inoltre, pongono l’accento sull’importanza della progettazione degli impianti. In caso di modifiche e nuove installazioni, in particolare, è necessario verificare l’assenza di rami stagnanti e tubazioni con flusso intermittente o scarso, condizione che agevola lo sviluppo di biofilm.

Legionella: prevenzione nelle strutture collettive e industriali

Come prevenire legionella? Le linee guida nazionali per la prevenzione ed il controllo della legionellosi contengono le indicazioni utili per la valutazione del rischio, i suggerimenti tecnico-pratici e le buone abitudini per prevenire la legionella, in particolare:

  • controllo della temperatura nei sistemi di acqua calda e fredda
  • ispezione e sanificazione periodica di serbatoi e boiler
  • trattamento dell’acqua per contrastare la formazione di biofilm.

Il documento elenca le corrette pratiche per la gestione del rischio in base alla tipologia di sito, fra cui:

  • Vasche idromassaggio collettive: sostituzione giornaliera dell’acqua
  • Piscine: installazione di filtri e trattamento automatico con biocida ossidante
  • Stabilimenti termali: interventi di disinfezione chimici e fisici, decalcificazione, sostituzione periodica dei soffioni delle docce e dispositivi per la terapia inalatoria, rigenerazione dei filtri, monitoraggio microbiologico (massimo ogni 6 mesi), disinfezione settimanale degli impianti durante la stagione termale
  • Strutture sanitarie: campionamento ambientale periodico e sistemi di sorveglianza attiva
  • Strutture assistenziali: uso di acqua sterile per i dispositivi di umidificazione e nebulizzazione
  • Centri odontoiatrici: installazione di dispositivi antiristagno, flussaggio della strumentazione.

Tutti i siti con impianti idrici a rischio legionellosi devono effettuare la valutazione periodica e, in presenza di casi di legionella, sono tenuti ad adottare le opportune misure di contrasto. In presenza di campioni positivi è obbligatorio procedere con la disinfezione dell’impianto.

Legionella: cura e soluzioni

La prevenzione della legionella si basa sulla manutenzione e sulla scelta del metodo più adeguato per la sanificazione degli impianti idrici. Il fai da te è altamente sconsigliato per la prevenzione e il trattamento della legionella: i rimedi tradizionali, infatti, risultano scarsamente efficaci e si risolvono spesso in un inutile spreco di risorse economiche.

Fonte di corrosioni e incrostazioni, il biofilm è il principale responsabile della proliferazione della legionella: come prevenirla in modo efficace e come proteggere gli impianti? I metodi fisici e chimici comunemente utilizzati per prevenire la legionella non offrono una risposta ottimale.

Una delle principali difficoltà riguarda il binomio legionella e cloro: i trattamenti tradizionali, infatti, non sono in grado di impedire la rapida ricolonizzazione del batterio, oltre a presentare altri svantaggi. Gli shock chimici a base di cloro e monoclorammine, infatti, possono causare pesanti corrosioni e la formazione di sottoprodotti incompatibili con i requisiti per l’acqua potabile. Oltre a rappresentare un costo significativo per l’acquisto dei prodotti disinfettanti, i dosaggi in continuo non hanno effetti sul biofilm e nel tempo possono danneggiare le tubature e le linee idriche.

La ricolonizzazione può presentarsi anche a seguito di shock termici, in particolare se il trattamento non è in grado di raggiungere tutta la rete e non è associato a prodotti mirati per la rimozione dei batteri patogeni. D’altra parte, i metodi fisici come la radiazione UV limitano la disinfezione al punto di installazione e non esercitano alcuna azione residua; inoltre, richiedono interventi di trattamento dell’acqua poiché la torbidità ne limita l’efficacia. Pur essendo un valido presidio, infine, l’installazione di filtri al punto d’uso comporta elevati costi di gestione per la necessità di sostituire regolarmente i dispositivi.

Metodo Rentacs: protezione completa contro la legionella

A fronte di costi elevati, dunque, i metodi tradizionali non offrono sufficienti garanzie contro la legionella: la cura richiede una soluzione più completa e mirata, specificamente volta a eliminare il biofilm e ad evitare il rischio di corrosioni della rete.

Il metodo brevettato RENTACS offre un’efficacia a lungo termine, senza la necessità di acquistare attrezzature e prodotti chimici da dosare in continuo. Applicabile alle linee di acqua calda e fredda e a basso impatto sulla struttura, il metodo di sanificazione RENTACS consente di ottenere una riduzione significativa dei costi annuali di gestione.

Il protocollo di sanificazione si basa sul trattamento termico e sulla somministrazione di biocidi a base di perossido, in combinazione con l’innovativa AIR PULSE TECHNOLOGY: metodo brevettato che combina il flussaggio termico con aria pulsata, causando il distacco del biofilm e la completa rimozione di tutti i batteri presenti. L’effetto del trattamento è a lunga durata, senza formazione di prodotti residui e corrosione.