Habitat e Diffusione

Dove si trova il batterio della legionella? La legionella è un batterio ubiquitario, presente cioè nella maggior parte degli ambienti acquatici naturali e artificiali. Il suo habitat sono laghi, fiumi e acque sorgive, ma anche i sistemi di acqua artificiale (inclusi serbatoi, tubature, fontane e piscine) che offrono, in molti casi, le condizioni ideale per la diffusione del batterio.

Cosa provoca il diffondersi della legionella?

Gli impianti idrosanitari e di condizionamento sono un veicolo privilegiato per la legionellosi. Le acque termali rappresentano, in particolare, un habitat privilegiato per la legionella e per la diffusione del batterio_._ Ciò è dovuto alla temperatura dell’acqua, generalmente compresa tra i 30° e i 40° C, e alle particolari caratteristiche della microflora. Cure inalatorie, docce, bagni e idromassaggi possono essere fonte di rischio per la tipologia di impianti impiegati e perché utilizzati da soggetti più esposti alle malattie respiratorie.

L’inalazione di aerosol contaminati è riconosciuta come la forma più comune di trasmissione della legionella. Tra le attività sanitarie a rischio ci sono, in particolare, il parto in acqua e le pratiche inerenti le vie aeree, come ventilazione, aspirazione e intubazione. Gli ambienti esposti alla contaminazione includono hotel, spa e centri benessere, strutture sanitarie e case di riposo, scuole, industrie, navi, aerei e appartamenti. Tra le fonti privilegiate ci sono umidificatori, impianti di aria condizionata, sistemi di raffreddamento a torri evaporative o condensatori, docce e vasche idromassaggio, boiler, accumulatori e sistema di acqua calda.

Legionella: habitat e fattori di rischio

Il batterio legionella colonizza i sistemi di acqua potabile in due modi: sopravvivendo come parassita all’interno di altri microrganismi (protozoi e amebe), o annidandosi nel biofilm che riveste le superfici umide. Quest’ultimo è formato da un’aggregazione di microrganismi immersi in una matrice organica che fornisce nutrimento e protezione al batterio. Nel caso delle acque minerali termali, la presenza di una flora batterica propria agevola la formazione di biofilm sulle superfici umide. Quest’ultimo è favorito anche dal ristagno o da un ridotto flusso dell’acqua: motivo per cui gli impianti sottoutilizzati o sottoposti a scarsa manutenzione sono i più esposti alla legionella e al contagio.

Lo sviluppo del batterio legionella si avvantaggia di materiali porosi con superfici ruvide. Tra i siti privilegiati ci sono i materiali naturali, più esposti al degrado biologico e, inoltre, gomma, vetro e plastica: i sigilli in gomma, in particolare, possono raggiungere concentrazioni di legionella esplosive. Anche la struttura porosa del calcare favorisce la legionella, proteggendola dai disinfettanti e dalla temperatura, problema che può essere ridotto con l’uso di addolcitori per l’acqua potabile. Incrostazioni e depositi di sabbia ruggine e altre sostanze inorganiche nell’acqua sono causa di ostruzioni e corrosioni che possono compromettere la qualità degli impianti e favorire la proliferazione batterica.

In sintesi, i fattori che più incidono sul rischio legionella sono:

  • temperatura dell’acqua compresa tra 20° e 50° C
  • uso saltuario degli impianti e tratti con flusso d’acqua minimo
  • carenze a livello di pulizia e manutenzione degli impianti
  • età, complessità e dimensioni dell’impianto e difetti di progettazione (anche in fase di ampliamento e modifica)
  • caratteristiche dell’acqua utilizzata dagli impianti
  • materiali utilizzati per i dispositivi di tenuta e le guarnizioni.

Legionella: disinfezione e prevenzione

L’infezione umana è perlopiù causata dalla specie pneumophila, associata alla maggioranza dei casi di legionellosi comunitaria, contratta in viaggio o in ospedale. Dove si trova il batterio della legionella? Come abbiamo visto, oltre che in forma libera i microrganismi patogeni sopravvivono all’interno del biofilm che riveste le superfici umide: questa condizione consente al batterio di proteggersi da disinfettanti e biocidi e di adattarsi a temperature e condizioni ambientali sfavorevoli. La maggior parte dei casi di legionella è dovuto proprio a questa forma di contaminazione degli impianti: gli interventi di sanificazione, dunque, devono necessariamente garantire la rimozione del deposito organico per risultare davvero efficaci. Anche i depositi di calcare, la corrosione e le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua (come il pH e la durezza) possono interferire con il trattamento anti-legionella.

I rimedi normalmente utilizzati per eliminare il batterio da condizionatori, boiler e sistemi di acqua potabile calda e fredda non offrono una protezione sufficiente contro la legionella infettiva: se non vi è eliminazione del biofilm, infatti, il batterio è in grado di ricolonizzare in breve tempo gli impianti e, potenzialmente, di contaminare l’ambiente. Il metodo Rentacs rappresenta il metodo più completo per eliminare la legionella e il suo habitat e per prevenire la diffusione del batterio nei sistemi idrici. Combinando trattamento termico, biocidi a base di perossido e la tecnologia brevettata AIR PULSE TECHNOLOGY (basato su oscillazioni controllate di pressione e temperatura), il protocollo di sanificazione garantisce la separazione del biofilm, la disattivazione dei microrganismi e la completa rimozione di ogni residuo organico. Il metodo non presenta rischi ed è a basso costo, poiché non vi è la necessità di acquistare prodotti chimici da dosare in continuo.